Allerta olio d’oliva: ecco i marchi da non comprare mai al supermercato

Allerta olio d’oliva: ecco i marchi da non comprare mai al supermercato

L’olio d’oliva è uno degli alimenti simbolo della dieta mediterranea e viene considerato da secoli un vero e proprio elisir di salute. Ricco di antiossidanti, grassi buoni e vitamine, il suo consumo quotidiano è raccomandato da nutrizionisti e medici. Tuttavia, non tutti gli oli d’oliva che troviamo sugli scaffali dei supermercati sono uguali: negli ultimi anni sono emerse numerose segnalazioni riguardo a prodotti di scarsa qualità, adulterati o addirittura dannosi per la salute. In questo articolo approfondiremo quali sono i rischi legati all’acquisto di oli d’oliva di bassa qualità, come riconoscerli e quali marchi sarebbe meglio evitare per tutelare il proprio benessere.

Perché l’olio d’oliva è così importante per la salute

L’olio d’oliva, soprattutto nella sua versione extravergine, è una fonte preziosa di acidi grassi monoinsaturi, in particolare l’acido oleico, che contribuisce a mantenere bassi i livelli di colesterolo LDL (il cosiddetto “colesterolo cattivo”) e ad aumentare quello HDL (“colesterolo buono”). Inoltre, contiene polifenoli e vitamina E, potenti antiossidanti che aiutano a contrastare i radicali liberi, rallentando l’invecchiamento cellulare e riducendo il rischio di malattie cardiovascolari, diabete e alcuni tipi di tumori.

Allerta olio d’oliva: ecco i marchi da non comprare mai al supermercato

Un consumo regolare di olio extravergine d’oliva è associato a una migliore salute del cuore, a una riduzione dell’infiammazione e a benefici per la digestione. Tuttavia, questi effetti positivi si ottengono solo se l’olio è di alta qualità: un prodotto scadente, adulterato o ossidato può invece avere effetti opposti, favorendo l’accumulo di sostanze nocive nell’organismo.

Per questo motivo, è fondamentale saper scegliere consapevolmente l’olio d’oliva, evitando quei marchi che non garantiscono qualità, trasparenza e sicurezza.

I rischi degli oli d’oliva di bassa qualità

Non tutti gli oli d’oliva in commercio sono realmente extravergini, pur riportando questa dicitura sull’etichetta. In alcuni casi, vengono utilizzate miscele di oli raffinati o deodorati, privi dei nutrienti e dei benefici tipici dell’extravergine. Alcuni produttori, per abbattere i costi, ricorrono a tecniche di raffinazione chimica o aggiungono oli di semi, compromettendo il profilo nutrizionale e il sapore dell’olio.

Allerta olio d’oliva: ecco i marchi da non comprare mai al supermercato

Le frodi alimentari nel settore dell’olio d’oliva sono purtroppo molto diffuse. Secondo recenti indagini dei NAS e dell’ICQRF (Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi), ogni anno vengono sequestrate tonnellate di olio etichettato come extravergine ma che in realtà non rispetta i parametri di legge. Tra i rischi principali vi sono la presenza di residui chimici, pesticidi, solventi e sostanze potenzialmente tossiche, oltre alla perdita dei preziosi polifenoli e antiossidanti.

Consumare regolarmente oli di scarsa qualità può aumentare il rischio di infiammazioni, disturbi digestivi, accumulo di tossine e, nel lungo periodo, favorire l’insorgenza di malattie croniche. È quindi fondamentale prestare attenzione alla scelta dell’olio d’oliva, soprattutto quando si acquistano prodotti a basso costo o di marchi poco noti.

Come riconoscere un olio d’oliva di qualità

Per evitare di cadere nella trappola degli oli scadenti, è importante imparare a leggere l’etichetta e a riconoscere alcuni segnali di qualità. Prima di tutto, assicurarsi che sia specificata la dicitura “olio extravergine d’oliva” e che sia indicata l’origine delle olive: i migliori oli riportano la provenienza delle olive (ad esempio “100% italiano” o “ottenuto da olive coltivate e molite in Italia”).

Allerta olio d’oliva: ecco i marchi da non comprare mai al supermercato

Un altro aspetto da considerare è il prezzo: un vero olio extravergine non può costare meno di 6-7 euro al litro, considerando i costi di produzione e lavorazione. Diffidate quindi di offerte troppo allettanti o di marchi che propongono prezzi stracciati. Inoltre, preferite bottiglie in vetro scuro, che proteggono l’olio dalla luce e ne preservano le proprietà.

Infine, una volta acquistato l’olio, fate attenzione al colore (che deve essere verde o giallo dorato, mai troppo chiaro o trasparente), al profumo (fruttato, con sentori di erba o carciofo) e al sapore (leggermente piccante e amaro, segno della presenza di polifenoli). Se l’olio ha un odore rancido, metallico o insapore, è probabile che sia di scarsa qualità.

I marchi di olio d’oliva da evitare secondo le ultime indagini

Negli ultimi anni, diverse associazioni dei consumatori e riviste specializzate hanno condotto test sui principali marchi di olio d’oliva venduti nei supermercati italiani. I risultati hanno evidenziato che alcuni prodotti, pur dichiarandosi extravergini, non rispettavano i parametri chimico-organolettici previsti dalla legge, risultando di qualità inferiore o addirittura miscelati con oli di altra natura.

Allerta olio d’oliva: ecco i marchi da non comprare mai al supermercato

Secondo le ultime indagini di Altroconsumo e dei NAS, tra i marchi che hanno ottenuto i punteggi più bassi in termini di qualità, trasparenza e sicurezza figurano spesso i prodotti a marchio privato delle grandi catene della GDO, come alcuni lotti di olio extravergine d’oliva Carrefour, Lidl, Eurospin e Conad. In alcuni casi, sono stati rilevati livelli di acidità e perossidi superiori ai limiti consentiti, presenza di oli raffinati o una provenienza delle olive poco chiara.

È importante sottolineare che non tutti i prodotti di questi marchi sono necessariamente scadenti, ma è fondamentale leggere attentamente le etichette, verificare la provenienza delle olive e, se possibile, affidarsi a produttori locali o a marchi che garantiscano tracciabilità e certificazioni di qualità (come DOP, IGP o biologico). In generale, diffidate degli oli venduti a prezzi troppo bassi e preferite quelli che offrono informazioni dettagliate sulla filiera produttiva.

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